La vita nascosta, quotidiana
Se qualcuno aspira a grandi cose, che sappia bene questo: non c’è niente di grande tranne ciò che è piccolo, non c’è niente di grande tranne ciò che è niente. Ciò che è piccolo agli occhi degli uomini, è grande davanti a Dio; ciò che è piccolo agli occhi degli uomini, è niente davanti a Dio. Non ci decidiamo a riconoscere la santità nella forma della nostra vita quotidiana. È che sogniamo la grandezza. Siamo nella vita spirituale dei romantici incorreggibili. Cerchiamo sempre la santità fuori dalle vie dove camminiamo perché la immaginiamo come qualche cosa di brillante, che non percepiamo vicino a noi. Passiamo il nostro tempo a cercare il cammino di perfezione e ci siamo dentro. Sembra che portiamo come un fardello la scoria* della nostra vita, guardandoci intorno, a destra e a sinistra, alla ricerca di un tesoro, senza sospettare che l’abbiano elle nostre mani. «Grande pazzia, diceva San Francesco di Sales, di coloro che si divertono a desiderare di essere martirizzati nelle Indie, e che non si applicano a ciò che essi devono fare secondo la loro condizione». Quasi tutti pensiamo di affrontare il martirio; ma abbiamo di fatto difficoltà a resistere ai fastidi della vita quotidiana. La nostra vita quotidiana è una meravigliosa occasione di formazione alla santità; innanzitutto essa è reale ed è superiore ai nostri sogni. E poi ci lamentiamo che essa sia modesta; ora, è propriamente il suo merito perché così mette minor fretta all’amor proprio che va cercando azioni brillanti. Inoltre, la vita quotidiana ci mette alla prova della continuità, che è per noi la grande prova. Se il nostro valore consiste nel dimenticare noi stessi e nel donarci agli altri, nel vuoto della natura da riempire del divino, esiste una scuola di abnegazione comparabile alla vita quotidiana? La nostra grandezza davanti a Dio non è nell’ambiente in cui viviamo, ma nell’amore che abbiamo nel cuore. Avrà raggiunto la perfezione, in qualsiasi condizione egli viva, colui che sarà arrivato a dimenticare interamente se stesso e a non pensare che a Dio e agli impegni nei suoi confronti. (Monsignor Lavallée)
*Scoria o ganga: Materiale inutilizzabile che in un giacimento minerario si trova associato al minerale utile. Qui, ciò che nelle nostra vita ci sembra inutile e insignificante e invece porta in sé un tesoro o un valore.
Se la vostra vita quotidiana vi sembra povera, non l’accusate; accusate voi stesso, che non siete assai poeta (o un contemplativo) da evocarne la ricchezza; perché per un creativo non esiste povertà né luoghi poveri e indifferenti (Rainer Maria Rilke, Il contemplativo).
“Quanto uno è davanti a Dio, tanto è e non più” (e non meno) (San Francesco d’Assisi)
No aspettare di avere tutto per vivere la vita…
Già hai la vita per avere tutto